Dalle ultime statistiche volte a valutare l’impatto della gamification (l’applicazione in contesti slegati dall’intrattenimento di meccaniche mutuate dai giochi: punti, livelli, classifiche e missioni) all’interno delle organizzazioni, dai processi aziendali alle campagne di marketing passando per la formazione, si possono individuare risultati che lasciano chiaramente intendere come l’HR gamification sia un approccio vantaggioso applicabile nel raggiungimento di diversi obiettivi, tra i quali: recruiting, talent acquisition, crescita dell’employee engagement, sviluppo delle competenze. Alcuni dati:
- l’80% dei lavoratori intervistati ritiene che l’apprendimento basato sul gioco sia più coinvolgente
- la produttività migliora del 50% attraverso una formazione basata sulla gamification;
- si prevede che il settore delle Risorse Umane registrerà il più alto tasso di crescita nel mercato della gamification da qui al 2030 con un CAGR del 27,8%.
Ma vediamo più nel dettaglio dove viene utilizzata con successo la HR gamification.
Le applicazioni della HR gamification
I contesti in cui i responsabili delle Risorse Umane possono applicare la HR gamification sono diversi, a seguire alcuni dei più comuni.
Talent acquisition e Selezione dei candidati. La Hr gamification aiuta le organizzazioni a trovare i talenti giusti con un approccio innovativo, attraente e più interattivo; può essere utilizzata in varie fasi del recruiting: per testare i candidati, valutandoli all’interno di contesti competitivi, come per rendere più semplice il processo di onborading. Nel recruiting un approccio basato sulla HR gamification si è dimostrato molto coinvolgente migliorando la candidate experience.
Formazione dei dipendenti. L’HR gamification aiuta a rendere la formazione dei dipendenti più coinvolgente ed efficace, eliminando le attività ridondanti e ripetitive. Attraverso simulatori digitali è possibile, per esempio, progettare attività di apprendimento esperienziale singole o di gruppo favorendo una competizione positiva tra i lavoratori coinvolti e spingendoli ad eccellere nei propri obiettivi.
Employee engagement. Esistono diversi strumenti di HR gamification che vengono utilizzati dalle aziende per interagire con i propri dipendenti creando coinvolgimento e stimolando il senso di appartenenza attraverso la condivisione della cultura aziendale. Questi strumenti possono aiutare a valutare le condizioni del luogo di lavoro come a testare aspettative e livello di benessere dei propri dipendenti.
I vantaggi della HR gamification nell’acquisizione dei talenti
Per acquisire i talenti migliori le organizzazioni devono riuscire ad attrarli rendendosi attraenti. L’utilizzo di un approccio basato sull’HR gamification aiuta a conquistare i professionisti più brillanti e consente di valutare alcuni aspetti chiave del comportamento e dell’attitudine lavorativa dei candidati, inoltre offre ai candidati un’esperienza coinvolgente, incoraggiandoli ad entrar a far parte della squadra.
Ecco più nel dettaglio alcuni dei vantaggi dell’HR gamification:
Migliora l’employer branding. L’HR gamification utilizza moduli di gioco per migliorare l’interesse dei candidati in un’organizzazione come datore di lavoro (employer branding). In un mercato altamente competitivo, dove il futuro delle organizzazioni si gioca sull’acquisizione dei migliori talenti la gamification può fare la differenza. Non solo. Per far emergere le qualità di un’organizzazione come luogo di lavoro appetibile chi sono i migliori testimonial dell’azienda se non chi vi lavora dentro? Applicando le tecniche di HR gamification alla formazione, i dipendenti raggiungono un livello più alto di engagement con l’organizzazione, aumenta il loro senso di appartenenza al team e l’identificazione con lo scopo del business.
Diminuisce il turnover. Aumentare l’employee engagement significa aumentare anche l’employee retention, ovvero la capacità di trattenere i talenti. Gli HR manager allontanano così lo spettro del turnover nel primo periodo dell’assunzione, e anche dopo, con i costi ad essi annesso che, per i professori della Harvard Business School Schlesinger e Heskett corrisponde a circa 1 volta e mezza la RAL del dipendente che lascia l’organizzazione.
Aiuta a testare le abilità pratiche. Un colloquio superato non dà garanzia di avere davanti il candidato migliore. Attraverso gli strumenti digitali sviluppati per l’HR gamification è possibile testare le abilità pratiche del candidato creando esperienze interattive nelle quali l’e-recruiter può valutare la personalità, l’abilità, la consapevolezza e l’esperienza complessiva sulla base delle scelte e azioni effettuate durante il gioco.
Riduce le distanze. Nella nuova era post-Covid, la diffusione di modalità di lavoro che presuppongono la distanza fisica (remote, agile, ibrido, etc.) pone come necessario trovare nuovi modi per attrarre talenti, selezionare e acquisire candidati, coinvolgere e formare dipendenti accompagnandoli lungo un percorso di sviluppo professionale. Grazie agli sviluppi del digitale l’HR gamification può aiutare a colmare le distanze attraverso la creazione di esperienze coinvolgenti.