Parlare di smart recruiting significa parlare del futuro del settore HR, in cui valutazione e scelta dei candidati passeranno attraverso piattaforme e software che ottimizzeranno l’intero processo.
La digital transformation include anche l’HR e richiede un cambio strutturale, ma potremmo dire culturale, nell’approccio al recruiting e a tutte le altre fasi del talent management.
L’evoluzione dell’IT porterà l’intero settore a un livello superiore, in cui sia i candidati che i recruiter avranno più possibilità di fare la scelta giusta per sé stessi e per l’azienda in cui lavorano.
In questo contesto, giocano un ruolo di primo piano le piattaforme di recruiting, in particolare gli ATS.
ATS: software fondamentale per il recruiting
Gli Applicant Tracking System, acronimo ATS, sono software programmati per facilitare il processo di valutazione e ricerca dei candidati. Raccogliere i dati, organizzarli secondo strutture precise, fare screening rapidi delle risorse umane e aiutare il recruiter nella fase di selezione sono solo alcune delle funzionalità degli ATS.
Più nel dettaglio, gli ATS consentono al recruiter di avere una mole di dati (organizzata) con cui selezionare uno o più candidati. Dopo aver visualizzato le candidature attraverso filtri, decisi a monte, che mettano in evidenza le caratteristiche di questo o quel candidato, i recruiter possono utilizzare gli ATS per avere delle classifiche automatiche, senza perdere tempo a leggere tutti i curriculum.
Gli ATS inoltre permettono di fare ricerca attraverso parole chiave per filtrare tutti i curriculum archiviati (in locale o su cloud) e cercare i candidati “migliori”, cioè quelli che, grazie alle proprie conoscenze e capacità, possono aiutare concretamente l’azienda a raggiungere obiettivi più alti.
Nonostante la digital transformation nell’HR sia ancora in divenire, non sono poche le aziende che si stanno dotando di software ATS per portare su un altro livello il processo di selezione e valutazione delle risorse umane. L’evoluzione più prossima, che è già realtà in alcuni casi, è l’uso dell’Intelligenza Artificiale per automatizzare e perfezionare i processi dell’intero settore.
Per esempio, l’AI permette, attraverso sistemi complessi di ricerca ed estrazione delle informazioni, di ottenere una maggiore profondità di dati rispetto a prima.
Riassumendo, un ATS “smart” – inteso con tutte le funzionalità consentite dall’evoluzione dell’IT – permette di ridurre i tempi di ricerca, ottimizzare la selezione e pianificare colloqui e interviste e, in ultimo, di raccogliere in un unico software dati che potranno tornare utile all’intero reparto per la propria attività.
4 requisiti per una piattaforma di recruiting al top
Abbiamo detto dell’importanza di un software di recruiting per rendere più veloce e completo il processo di selezione dei candidati. Ma quali sono i requisiti indispensabili per una piattaforma di recruiting di alto livello?
Ne abbiamo scelti quattro che riassumono in toto le caratteristiche di un software che possa agevolare il lavoro dell’intero reparto HR.
- Completezza: una piattaforma di recruiting dovrebbe avere quante più funzionalità possibili in modo da agevolare tutte le fasi di recruiting e talent acquisition. Deve dunque permettere non solo di fare video interviste in modo semplice, ma anche di raccogliere i dati, di fare un’analisi profonda dei dati acquisiti, di scandagliare tutti i canali alla ricerca del candidato perfetto.
- Semplicità d’uso: oltre a essere completa, la piattaforma dev’essere intuitiva e facile da usare anche per chi non ha conoscenze informatiche approfondite. Se lo scopo è quello di velocizzare il processo di selezione, una piattaforma poco usabile complicherà invece di semplificare il lavoro.
- Sicurezza: data intelligence, big data e analisi dei cv mettono in mano ai recruiter dati sensibili, spesso coperti da GDPR. Ecco perché è importante che la piattaforma garantisca livelli di sicurezza elevati: un data breach può rappresentare un enorme problema, che può portare non solo a multe salate, ma anche a una perdita di fiducia nei confronti dell’azienda.
- Integrazione con software terzi e browser: è opportuno che la piattaforma sia completa di tutte le funzionalità utili a un recruiter, ma nel caso sia utile o necessario è altrettanto importante che si integri senza nessun bug o problema di compatibilità a software di terze parti e con tutti i browser più diffusi.
Piattaforma di recruiting 4.0: il futuro è a un passo
Anzi: il futuro del recruiting è già qui. L’attività del recruiter e di tutto il reparto HR gioverà non poco della digital transformation in atto: una nuova fase, più flessibile, completa e rapida, di scegliere i talenti più adatti ad aiutare l’azienda a fare un salto di qualità.