Tradizionalmente, la maggior parte dei compiti del settore HR vengono svolte “manualmente” da persone fisiche in carne e ossa, che si devono occupare di ogni fase lavorativa legata alla gestione delle risorse umane.
Le nuove tecnologie – Big Data, Realtà aumentata, Data Analytics, Machine Learning, AI – stanno però cambiando le cose. In particolare, i software di recruiting digitale di ultima generazione permettono di automatizzare moltissime operazioni e di snellire il lavoro di recruiter e HR manager, che invece di perdere tempo prezioso dietro task noiose e ripetitive possono concentrarsi su aspetti di maggior importanza.
Cosa si intende per HR Automation?
Detto in modo semplice, si tratta del processo di incremento delle performance del reparto HR aziendale attraverso l’uso di software che automatizzano i processi di lavoro ripetitivi e noiosi, dando la possibilità ai recruiter di concentrarsi su compiti più complessi e strategici.
Automatizzando le operazioni ripetitive, l’organizzazione può ridurre i costi e sprecare meno tempo, il tutto a vantaggio delle performance aziendali complessive.
Digital recruiting software: tutte le operazioni HR che puoi automatizzare
Dotarsi di un software per il recruiting apporta grossi vantaggi all’azienda, perché permette di automatizzare molte delle operazioni HR più dispendiose in termini di tempo e costi.
Vediamo quali sono le principali operazioni HR che un digital recruiting software ti consentirà di automatizzare.
Selezione automatica CV
Selezionare i cv è un’operazione lunga e faticosa, soprattutto se si tiene conto che spesso arrivano curriculum vitae non adatti alla posizione ricercata. Dunque, selezionare i cv validi e scartare gli altri può richiedere molto, molto tempo. Un software può aiutare i recruiter a scremare i cv in base a precisi input, per esempio parole chiave legate alla figura cercata e ai candidati. Big data, AI e analytics permettono inoltre di svolgere un lavoro più accurato, libero da eventuali bias individuali:
Ricordiamoci che il turnover può rischiare caro in termini di produttività: trovare il candidato ideale è oggi reso più semplice dall’uso di software “intelligenti”.
Raccolta CV in un unico database
Avere un database unico in cui raccogliere cv e le altre informazioni dà l’enorme vantaggio di trovare i dati necessari in tempi rapidi. Inoltre, qualora ci sia una posizione scoperta, è possibile attingere da un database vasto di cv di potenziali talenti “nascosti”, che possono dare valore aggiunto all’organizzazione aziendale.
Fasi di recruiting e onboarding
Una delle fasi più delicate tra le operazioni HR è quella di recruiting: avere un software che usa in modo intelligente i big data permetterà di ridurre i margini di errore. La fase di onboarding, poi, oltre a essere delicata è particolarmente complicata: demandare parte di questo processo, come le comunicazioni tramite mail, a un digital recruiting software non solo consente di fare un lavoro più preciso, ma anche di sveltire operazioni onerose dal punto di vista del tempo.
Conformità GDPR
Non dimentichiamo che la gestione dei dati personali dei candidati dev’essere conforme al GDPR, pena multe salate e, soprattutto, perdita di credibilità e reputazione verso l’esterno. Un software di digital recruiting ben programmato dev’essere conforme al GDPR europeo; automatizzando i processi legati alla conservazione e al controllo dei dati si eviteranno errori che possono costare molto caro all’intera organizzazione aziendale.
Valutazione delle performance
Valutare le performance è fondamentale per i recruiter. Capire le potenzialità di ogni singolo candidato e valutare le prestazioni dei dipendenti è il miglior viatico sia per ottimizzare la produttività aziendale sia per far crescere e rendere maggiormente le persone, in base alle capacità e conoscenze di ognuno. Automatizzare l’analisi delle performance consente di avere dati precisi su cui agire per migliorare le prestazioni.
Conclusioni: perché un digital recruiting software è indispensabile
Un digital recruiting software può rappresentare la chiave di volta per il miglioramento non solo del reparto HR, ma dell’intera organizzazione. Scegliere i migliori talenti sul mercato, accoglierli in azienda, permettere loro di dare il meglio di sé e di crescere, valutarne le performance e creare percorsi di formazione per colmarne le lacune: molte di queste operazioni possono essere automatizzate, soprattutto le fasi più ripetitive e noiose, permettendo al recruiter di concentrarsi su ciò che conta, l’aspetto umano del lavoro.