Negli ultimi anni il mondo del lavoro è cambiato radicalmente a causa di vari fattori. Innanzitutto, la pandemia del Covid19 ha dato una spinta verso l’innovazione e la digitalizzazione del settore HR, vista la necessità, e successivamente anche la volontà, di adattarsi ai ritmi e agli standard del remote working. Ma non solamente. Con l’ingresso delle nuove generazioni nel mondo del lavoro, è stato necessario anche un maggiore adattamento ai nuovi valori e ai nuovi modi di svolgere l’attività lavorativa. Infine, visto il periodo della Great Resignation, si è sentito il bisogno di dare maggiore attenzione alla comunicazione nell’ambito HR, sia nei confronti dei candidati che nei confronti degli attuali dipendenti per migliorare sia la talent attraction che la talent retention. Per questo motivo sempre più aziende hanno dato crescente importanza all’Employer Branding e investito per avere una collaborazione proficua tra il reparto delle risorse umane e il reparto marketing.
Tempo fa il lavoro del recruiter consisteva principalmente nella pubblicazione dei vari annunci di lavoro, prevalentemente sui canali più tradizionali come la stampa cartacea oppure il sito web aziendale. Dopodiché il selezionatore doveva analizzare attentamente le candidature ricevute, che di solito non mancavano. Il compito era quindi di individuare, tra tanti profili interessati, quello più in linea con i requisiti. Le principali competenze richieste erano una forte capacità comunicativa, una buona conoscenza delle leggi del lavoro e una solida intuizione interpersonale.
Tuttavia, oggi, i professionisti HR devono possedere una gamma di competenze molto diversa per rimanere competitivi nel mercato del lavoro. I candidati non fanno più la fila per una sola azienda di loro interesse ma cercano opportunità e si candidano per decine, a volte anche centinaia di annunci nello stesso momento. Successivamente, la scelta tra più proposte si basa non soltanto sull’offerta economica e sulla reputazione dell’azienda, ma viene influenzata da tantissimi fattori diversi come benefit offerti, possibilità di lavorare da remoto, flessibilità oraria, ma anche allineamento sui valori tra il candidato e l’azienda.
Le nuove skills necessarie per chi opera nell’ambito HR
Visti i cambiamenti del mondo del lavoro descritti sopra, i professionisti delle risorse umane si trovano sempre più spesso davanti alla necessità di acquisire nuove skills per svolgere al meglio le loro mansioni e rimanere al passo con le nuove esigenze.
- Conoscenze tecnologiche. Oggi una delle competenze fondamentali per i professionisti delle risorse umane deve assolutamente essere la dimestichezza con i software e con gli strumenti informatici utilizzati in questo settore, come vari gestionali sia per i candidati che per i dipendenti. Senza questi tool, il rischio è quello di non riuscire a stare al passo con le dinamiche di un mercato sempre più competitivo. È necessario sfruttare le nuove tecnologie in modo strategico e al massimo del loro potenziale, liberandosi di alcune attività che possono essere delegate a questi strumenti, sempre con la supervisione dell’uomo. Inoltre, visto che la capacità di estrarre dati e analizzare metriche HR è diventata una skill chiave per ottimizzare i processi di recruiting, è importante saper sfruttare i tool innovativi per poter analizzare in modo accurato l’andamento delle selezioni.
- Conoscenza dell’AI. Tra le nuove tecnologie, in questo momento l’AI e il Machine Learning sono sempre più utilizzati nei software per la ricerca del personale per individuare i candidati migliori in base a parametri specifici. Gli HR devono comprendere come funzionano questi algoritmi per sfruttarli al meglio.
- Conoscenza delle nozioni del marketing. Un altro ambito in cui gli HR devono specializzarsi sempre di più è quello del marketing e della comunicazione. Specialmente durante il processo di selezione, i reclutatori diventano il primo punto di contatto dei candidati con l’azienda e fanno da portavoce dei valori aziendali. Per questo motivo è necessario avere una certa sensibilità nel comunicare con i potenziali futuri dipendenti e una conoscenza dei principi di base del marketing.
- Sensibilità al cambiamento. Gli HR devono prevedere e comprendere le aspettative delle nuove generazioni nel mondo del lavoro. I giovani portano con sé nuovi valori e diversi approcci lavorativi ed è necessario essere in grado di accogliere questi cambiamenti e trarne il massimo vantaggio.
- Soft skills potenziate. Nonostante l’automazione, le competenze interpersonali rimangono cruciali. La capacità di comunicare efficacemente, gestire conflitti e sviluppare relazioni con i dipendenti è ancora di primaria importanza.
Coniugando tradizione e innovazione: gli HR del futuro
Mentre la tecnologia continua a evolversi e le nuove generazioni continuano a portare diversità all’interno dell’ambiente di lavoro, è probabile che le competenze richieste per i professionisti delle risorse umane continuino a cambiare. L’integrazione di intelligenza artificiale sempre più avanzata, l’automazione dei processi decisionali e la gestione delle dinamiche remote del lavoro richiederanno un adattamento costante da parte degli HR.
I cambiamenti a cui stiamo assistendo oggi rappresentano sia opportunità che sfide per i professionisti delle risorse umane. Gli HR del futuro devono riuscire a coniugare abilmente le competenze tradizionali con le nuove competenze digitali e a creare ambienti di lavoro in grado di attirare i giovani talenti.